Le ore danzano
Inserita il 01 dicembre 2008
Le ore danzano sul tuo sorriso spento,
sguardo vivo, odio denso.
Affogo in una lacrima
grande, calda, salata.
Ti rincorro per strade tortuose,
ti ricordo che sempre ci amammo,
ma tu non ti volti, bocca di fuoco,
mani di ghiaccio, sguardo di fumo.
Montagna diventi, albero
e natura.
Mi accorgo del tuo soffio
mentre dormo
tra le nubi della luna.
Alcuna veglia soffice,
ma lampi e pioggia
sulla coltre del giaciglio
sguardo vivo, odio denso.
Affogo in una lacrima
grande, calda, salata.
Ti rincorro per strade tortuose,
ti ricordo che sempre ci amammo,
ma tu non ti volti, bocca di fuoco,
mani di ghiaccio, sguardo di fumo.
Montagna diventi, albero
e natura.
Mi accorgo del tuo soffio
mentre dormo
tra le nubi della luna.
Alcuna veglia soffice,
ma lampi e pioggia
sulla coltre del giaciglio
Solitudine
Inserita il 01 dicembre 2008
Può accadere.
Tra la folla
nella piazza
di una chiesa.
Mezzogiorno
nel parco
di collina
Nel letto
di corpi
senza nome
In bocche
fumanti
d’ amore.
Nelle braccia
del sorriso
di un amico
Nel tramonto
di una spiaggia
popolata
Può accadere.
Solitudine,
morire vivendo.
Tra la folla
nella piazza
di una chiesa.
Mezzogiorno
nel parco
di collina
Nel letto
di corpi
senza nome
In bocche
fumanti
d’ amore.
Nelle braccia
del sorriso
di un amico
Nel tramonto
di una spiaggia
popolata
Può accadere.
Solitudine,
morire vivendo.
Gli occhi parlano
Inserita il 01 dicembre 2008
Gli occhi parlano
parole lontane d’amore,
il corpo canta
lievi ballate d’oblio,
fragranza di luce,
magia del cuore
nel centro del petto.
Ma lo spazio è bianco.
Non ti morde. Ti sfinisce.
Ti graffia. Ti batte.
Ti azzera.
Il tempo ci schiaccia
senza condanna.
Resisti. Permani.
Ci sei ancora, mio amore.
parole lontane d’amore,
il corpo canta
lievi ballate d’oblio,
fragranza di luce,
magia del cuore
nel centro del petto.
Ma lo spazio è bianco.
Non ti morde. Ti sfinisce.
Ti graffia. Ti batte.
Ti azzera.
Il tempo ci schiaccia
senza condanna.
Resisti. Permani.
Ci sei ancora, mio amore.
Il significato dell'esistenza
Inserita il 18 luglio 2008
Minuti che volano
in seno all’ente,
il buio accarezza
vuoti perenni.
Una luce s’adombra,
appare, scompare.
Lontana.
La mente s’aguzza,
infittisce, dispera.
Rinuncia.
Van desiderio
s’accorda
alla noia,
in essa ripiega.
L’occhio non brilla,
il cuor più non soffia.
La sera cala lenta
su un senso di impotenza,
inutile danza
sul perchè dell’esistenza.
in seno all’ente,
il buio accarezza
vuoti perenni.
Una luce s’adombra,
appare, scompare.
Lontana.
La mente s’aguzza,
infittisce, dispera.
Rinuncia.
Van desiderio
s’accorda
alla noia,
in essa ripiega.
L’occhio non brilla,
il cuor più non soffia.
La sera cala lenta
su un senso di impotenza,
inutile danza
sul perchè dell’esistenza.
Mia madre
Inserita il 18 luglio 2008
Cuci in sordina,
tondi gli occhiali,
lenti i capelli,
alta la fronte.
L’ago ti cade.
Ti chini. Mi guardi.
L’ago è saetta,
tu dea di vita,
la stanza Parnaso.
Lavori il tuo cuore
su tela d’oro,
i fili si intrecciano.
Ed è la mia vita
che un luogo vorrebbe,
dentro quei fili
di quegli orditi.
tondi gli occhiali,
lenti i capelli,
alta la fronte.
L’ago ti cade.
Ti chini. Mi guardi.
L’ago è saetta,
tu dea di vita,
la stanza Parnaso.
Lavori il tuo cuore
su tela d’oro,
i fili si intrecciano.
Ed è la mia vita
che un luogo vorrebbe,
dentro quei fili
di quegli orditi.
Diritti & info autore
Autore: Leonardo Sciacca - Nato nel 1984, Italia.
Le poesie appartengono al suo legittimo proprietario, Leonardo Sciacca, e sono state pubblicate su Shiningarden per gentile concessione dell'autore.
È vietata ogni riproduzione non autorizzata. Per informazioni scrivete a info.shiningarden@gmail.com. Grazie
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